Castel del Monte
Epoca:
Conservazione:
Apertura al Pubblico:
Storia
Le notizie storiche relative alla costruzione di Castel del Monte sono limitate ad un solo documento: la lettera del 29 gennaio 1240, con il quale l’imperatore Federico II di Svevia, figlio di Enrico VI e di Costanza d’Altavilla, ordinava al Giustiziere di Capitanata, Riccardo di Montefuscolo, di raccogliere il materiale necessario per la costruzione del castello, situato presso la chiesa (oggi scomparsa) di Sancta Maria de Monte. Fino alla morte di Federico II non vi sono altri documenti, tant’è che non è neppure storicamente accertato che il castello sia stato completato e che l’Imperatore lo abbia mai visitato.
Dopo il 1268, anno della definitiva sconfitta degli Svevi in Italia, Carlo I d’Angiò vi fece imprigionare i figli di Manfredi, Federico, Enrico ed Enzo, dando inizio all’uso improprio cui il castello fu oggetto per secoli. Escludendo, infatti, il breve periodo comprendente la prima metà del XIV secolo, in cui gli angioini lo utilizzarono come residenza – tra l’altro vi si celebrarono le nozze, nel 1308, tra Beatrice D’Angiò, nipote di Roberto, e Bertrando del Balzo e, nel 1326, tra Umberto de la Tour du Pin e Maria del Balzo – il castello fu ancora prigione durante il regno di Giovanna II e durante la discesa degli Ungheresi nel 1350. Passato agli Aragonesi prima e agli Spagnoli poi, fu venduto nel 1552 ai conti Carafa di Ruvo, che lo utilizzarono prima come “villa”, per poi abbandonarlo, considerato il suo isolamento. In occasione della terribile peste del 1656 fu utilizzato come rifugio da alcune nobili famiglie di Andria, ma dal XVIII secolo rimase pressoché incustodito, divenendo rifugio di pastori e di briganti e “cava” di materiali preziosi: in questo periodo il castello fu, infatti, spogliato dei marmi e dei rivestimenti tant’è che oggi resta solo la struttura muraria (ancorchè splendida) dell’edificio.
Acquistato nel 1876 dallo stato italiano per £ 25.000, “non già come prezzo (chè niuno il fabbricato ne vale) ma come semplice attestato di riconoscenza” alla famiglia che per secoli l’aveva tenuto,esso è stato oggetto di continui studi e restauri che si sono protratti sino ai giorni nostri. I lavori di restauro più significativi, però, iniziarono solo nel 1928, fino ad arrivare agli ultimi lavori della fine degli anni settanta del secolo scorso. Nel 1996, per le sue caratteristiche uniche, è stato inserito dall’UNESCO nel patrimonio mondiale dell’umanità.
Architettura
Da Guardare con Attenzione
Castel del Monte rappresenta l’edificio più affascinante e misterioso tra quelli edificati da Federico II, tant’è che la sua originaria destinazione continua ancora oggi a suscitare studi e ricerche: dubbia la sua destinazione a “castello” nel senso proprio del termine (anche se recenti studi la hanno autorevolmente rilanciata), negate da tempo le ipotesi che lo volevano “dimora di caccia” o “luogo di delizie”, discutibili e comunque indimostrate le ipotesi che indicano in questo monumento un luogo esoterico dedicato ai misteri iniziatici dell’Oriente o dei Templari, o ancora propongono connessioni con le grandi architetture del passato (dalla piramide di Cheope alla Cattedrale di Chartres). Non vi è dubbio che la sua architettura è il risultato complesso di una serie molteplice di elementi: l’ossessiva presenza del numero 8 (simbolo nella tradizione cristiana dell’unione dell’infinito con il finito, la somma dei giorni della creazione con quello della resurrezione), ai dati astronomici e ai rapporti geometrici, l’uso di quanto scienza e tecnica all’epoca consentissero, l’architettura e la decorazione, tutto è finalizzato a realizzare un edificio comunque “unico” nella cultura dell’epoca.
In tale ottica, superando le visioni specialistiche con cui esso è stato di volta in volta studiato per riconsiderarlo nella sua unità complessiva, il Castello appare, indipendentemente dal suo uso, come vera e propria rappresentazione fisica della potenza e della cultura della Corte Sveva e del potere imperiale.
Da qui l’ulteriore ipotesi – solo apparentemente riduttiva – di edificio destinato a residenza dell’imperatore, anzi “la residenza ideale”, in cui ogni elemento, dal valore dei più minuti particolari tecnologici e architettonici alla qualità di segno forte e visibile sul territorio, appare progettato come monito e segnale ai potenti e ai sudditi, ma anche come luogo deputato ad ospitare l’Imperatore, soddisfacendone i bisogni materiali e spirituali.
Bibliografia essenziale
AA.VV., Castel del Monte – Un castello medioevale, a cura di R. Licinio, ed. Adda, Bari, 2002
AA.VV., Castel del Monte, ed. Adda Editore, Bari, 1981
H. Gotze, Castel del Monte, ed. Hoepli, Milano, 1988
E. Kantorowicz, Federico II imperatore, Garzanti, Milano, 1988
W. Schirmer, Castel del Monte, Verlag Philipp von Zabern, Mainz am Rhein, 2000
A. Tavolaro, Astronomia e architettura di Castel del Monte, in Castellum n. 18, II semestre, Istituto Italiano dei Castelli, Roma, 1973
Informazioni Utili
Comune di Andria 0883290225
Pro Loco Andria 0883592283
Come si raggiunge
Autostrada A16 Bari-Canosa, uscita Andria-Barletta, quindi Provinciale 170 per 18 chilometri circa